“Nell’antichità l’uomo, ingannato dai propri sensi, riteneva che la Terra fosse il centro dell’universo. Poi ha capito che la Terra e i pianeti ruotano attorno al Sole, posto al centro del sistema solare. In seguito ha compreso che il Sole è una stella come miliardi di altre e che occupa una posizione periferica nella Via Lattea e che questa è una galassia fra miliardi di altre e tutte insieme costituiscono il nostro universo. E ora ci domandiamo: ma questo è veramente tutto ciò che esiste o è solo un universo fra infiniti altri?” [Estratto dal libro “Vi racconto l’astronomia” di Margherita Hack]
Il progetto dello spettacolo nasce dall’idea di Federica De Francesco di rendere omaggio ad una grande donna italiana, Margherita Hack, e al suo importante contributo lavorativo svolto nel nostro paese così come all’estero.
L’intento è quello di portare lo spettatore in un viaggio alla scoperta dell’universo intero, quello al di fuori di noi ma anche quello interiore e comprendere che tutto è collegato e in armonia.
Per esprimere questo concetto, le danzatrici si avvalgono di diversi strumenti coreografici e tecniche di movimento, ad esempio: la valorizzazione delle linee del corpo, l’esplosività dei salti, le tecniche floorwork, contact e improvvisazione. Il movimento e la sua qualità variano dunque in relazione all’elemento astrofisico preso in considerazione. Ogni gesto in coreografia ha un preciso significato riconducibile alla sezione spazio-tempo analizzata. Dietro delle linee guida ben precise, ogni danzatrice è sia esecutrice che autrice delle stesse. Da un grande pensiero di base vengono estrapolate molteplici idee secondarie, come se si passasse da un macrocosmo ad un microcosmo, dove tutto è strettamente collegato.
Durante lo spettacolo la mutevole quantità di movimenti e di stili occupa la scena e attraversa lo spazio dando allo spettatore una sensazione contemporaneamente piena e sospesa. Questo grazie anche alla collaborazione avvenuta tra la coreografa e regista Federica De Francesco e l’attrice Maria Caterina Frani, che interpreta e dà voce ai testi di Margherita Hack e Daisaku Ikeda presenti nello spettacolo, che permettono allo spettatore di orientarsi all’interno del cosmo creato in scena dalle danzatrici.
Partner del progetto:
Kannon Performing Dance 